Descrizione
La storia dei Transporter Volkswagen con il motore posteriore, fedeli compagni di strada del Maggiolino di cui ne utilizzavano la meccanica.
Nato da un’idea geniale schizzata su un taccuino, il Transporter venne al mondo in un momento cruciale: erano gli anni della ricostruzione dopo una guerra disastrosa.
C’era bisogno di tutto e di rimettere in moto l’economia.
Ci voleva un mezzo economico in grado di farlo: il Transporter della Volkswagen era la risposta giusta nel momento giusto.
Prodotto in tante versioni, il “Bulli” (soprannome della prima versione con i vetri anteriori divisi) seppe accontentare il commerciante, l’artigiano e persino le famiglie numerose, gli operatori turistici e divenne addirittura casetta viaggiante.
La sua versatilità divenne proverbiale e per anni nessun concorrente fu in grado di offrire di serie così tante personalizzazioni.
Nelle versioni a motore posteriore ci ha accompagnato fino alla soglia degli anni Novanta, prima di essere sostituto da un banale veicolo a motore e trazione anteriore che non si differenziava più dalla concorrenza.